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GUIDA AL FUNZIONAMENTO DELLA CANDELA

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dimariani
view post Posted on 15/11/2007, 16:05




Raga in questa guida si parlerà del funzionamento della candela, dei tipi, di come sono costruite e del loro aspetto dopo l'uso.

Come è costituita una candela:

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Aspetto dopo l'uso:

Normale --> Isolatore color nocciola chiaro con lievi trace di depositi. Elettrodi consumati regolarmente

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Depositi carboniosi --> Provocati da incorretta dosatura della miscela aria-carburante o dalla scelta di una candela di grado termico troppo freddo

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Rottura dell’isolatore --> Rottura meccanica della punta dell’isolatore per errata installazione, urti o improvvisi sbalzi di temperatura

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Depositi di ceneri --> Indice generalmente di segmenti del pistone usurati. I depositi di ceneri possono talvolta provocare la preaccensione

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Fusione --> Gli elettrodi presentano tracce di fusione provocata da surriscaldamento anomalo del motore o preaccensione

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Ora parliamo della classificazione e del grado termico delle candele:


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L'indicazione tipica è come segue:
La combinazione di lettere (1-4) prima del numero del grado termico indica il diametro della filettatura, il lato dell’esagono ed il tipo di disegno.
La 5a posizione (numerica) indica il grado termico
La 6a lettera indica la lunghezza della filettatura
La 7° lettera contiene specifiche caratteristiche di disegno della candela
L’ 8° posizione, ancora numerica, indica la distanza fra gli elettrodi (gap).

Una moderna candela deve essere adatta per uno specifico motore e funzionare correttamente nelle più diverse condizioni di esercizio e quindi non è possibile che esista una candela che possa funzionare correttamente su qualsiasi motore.
Dato che le temperature nella camera di combustione variano da motore a motore, sono necessarie candele di diverso grado termico.
I gradi termici espressi dal numero rappresentano una temperatura media correlata al carico del motore e misurata sugli elettrodi o sull’isolatore. La punta dell’ isolatore in camera di combustione deve avere temperature operative tra i 400°C e gli 850°C: infatti sopra i 400°C i depositi carboniosi od oleosi vengono bruciati e la candela si autopulisce. Se però la temperatura oltrepassa gli 850°C si raggiunge una zona critica poiché oltre i 900°C si innesca la preaccensione e gli elettrodi vengono corrosi o distrutti dalla temperatura causando seri danneggiamenti al motore.
Pur tenendo conto dei parametri di cui sopra, validi anche per i più moderni motori, le candele di nuova generazione possiedono superiori caratteristiche date dai nuovi materiali, in particolare dalla composizione della ceramica degli isolatori e dalle nuove leghe per gli elettrodi.

Per la identificazione del grado termico delle candele NGK vi è una regola generica:

Numero basso (ad es. BP4ES) = candela calda = punta dell’isolatore lunga e quindi lento smaltimento del calore
Numero alto (ad es. BP8ES) = candela fredda = punta dell’isolatore corta e quindi rapido smaltimento del calore.

Modelli candele NGK:

ES --> punta piatta,senza V-groove e basso costo.

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EG --> Punta sottile,platinata, discreta resistenza alle carburazioni grasse e basso costo.

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EGV --> Punta sottile di platino, discreta resistenza a carburazioni grasse e buona resistenza a carburazioni magre.Costo elevato.

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EIX --> Punta sottilissima in iridio,ottima resistenza a grado termico sbagliato,magre e grasse carburazioni.Prezzo sui 20 euro.

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B
sta ad indicare candela normale,senza resistore maggiorato,mentre BR sta ad indicare una candela che può essere utilizzata con bobine maggiorate senza cappuccio candela schermato.

Tecnologia V-Grooved NGK:

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PS:Nell'immagine è presente anche la descrizione della tecnologia
 
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masayumetvb
view post Posted on 15/11/2007, 16:40




c'è da dire che con le candele al platino essendo "+ fredde" si rovina prima il motore anche se va meglio
 
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1 replies since 15/11/2007, 16:05   4658 views
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